Come accedere a Smart&Start 2022, il bando Invitalia per startup innovative?
Ottenere finanziamenti a fondo perduto e altre agevolazioni è essenziale al lancio di una nuova attività imprenditoriale.
Questo vale ancora di più se si tratta di una piccola impresa tecnologica o digitale, che deve investire in ricerca e sviluppo e superare una concorrenza molto agguerrita.
Uno dei migliori bandi Invitalia di sostegno a nascita e crescita delle startup innovative è senz’altro Smart&Start Italia, per progetti di spesa fra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro.
Se ti interessano i finanziamenti per startup innovative, è probabilmente da preferire ad altri finanziamenti a fondo perduto 2022.
Indice dei contenuti
Finanziamenti startup innovative 2022
È senz’altro un buon momento per chi ha una buona idea per startup innovative. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è sul punto di sbloccare i milioni di euro del Recovery Fund.
Molte risorse finanzieranno progetti a sostegno della digitalizzazione e della sostenibilità, settori in cui le startup possono avere un vantaggio competitivo rispetto ad aziende più grandi.
In questa sezione dell’articolo vediamo alcune domande e risposta sui finanziamenti per startup innovativa nel 2022, per poi passare al principale bando per startup: Smart&Start Italia.
Quanto costa fare una startup?
Partiamo subito dall’argomento più doloroso, ma certamente inevitabile: quanto costa avviare una startup innovativa?
Non giriamoci intorno: mettere in piedi una startup costa caro, in Italia più che altrove.
Secondo uno studio di Unimpresa sui costi delle startup nell’Unione Europea, in Italia solo per spese legali, adempimenti amministrativi e oneri fiscali si pagano 4.155 euro. In paesi come i Paesi Bassi, l’Austra e il Belgio se ne spendono la metà. In Spagna, Germania e Francia occorrono fra i 600 e i 300 euro, mentre in Danimarca, Bulgaria e Croazia si spendono meno di 100 euro.
L’Italia detiene quindi il brutto record di paese più caro d’Europa per aprire una startup. Alle spese sopra citate vanno aggiunte quelle di software, hardware, affitto, etc.
Come si fa una startup innovativa?
Quali sono le fasi per la formazione di una startup innovativa? Vediamole insieme.
Ideazione
Innanzitutto bisogna assicurarsi che la propria idea sia davvero innovativa e che abbia le caratteristiche di durabilità e sostenibilità.
Se un’idea non ha possibilità di rimanere valida nel tempo, non è una buona idea. Se non è sostenibile, e quindi non è ripetibile e scalabile, non è una buona idea per una startup.
Scelta del team
La seconda fase è relativa alla formazione del team.
Una piccola squadra deve essere affiatata e competente, la visione condivisa da tutti i componenti del team.
Le hard skill sono quindi fondamentali. Ma proprio perché il gruppo è piccolo le soft skill sono altrettanto importanti (o quasi) per la buon riuscita del progetto.
Il business model
Dopo la formazione del team arriva il momento di mettere nero su bianco il business model.
Saper comunicare in maniera chiara la propria attività imprenditoriale è fondamentale per convincere potenziali investitori e per ottenere incentivi per startup.
Noi di JO Consulting ci occupiamo (anche) di questo.
Come finanziare una startup: metodi
A questo punto non resta che ottenere i fondi.
Esistono diversi metodi per finanziare una startup innovativa. Non ce n’è uno migliore, e in generale è bene percorrere più di una strada.
Di seguito abbiamo inserito un elenco sui principali. Se vuoi una consulenza su quali siano i migliori per il tuo business model, richiedici una consulenza compilando il modulo in fondo alla pagina.
- bandi per startup;
- acceleratori;
- incubatori;
- crowdfunding;
- business angel;
- venture capital;
- finanziamenti bancari;
- premi.
A finanziare le startup innovative sono in genere: soggetti pubblici, incubatori, banche, business angel e venture capitalist.
In una prima fase, molto spesso si dovrà tuttavia ricorrere al bootstrap, ovvero l’autofinanziamento.
Smart&Start 2022: cos'è e come funziona
Smart&Start Italia 2022 è il bando per il supporto alle nuove imprese del settore digitale e ad alto contenuto tecnologico per valorizzare la ricerca scientifica.
Il bando, conosciuto anche come “Smart e Start” o semplicemente “SmartStart”, finanzia progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro.
Queste cifre fanno di Smart&Start uno dei maggiori bandi attualmente in circolazione per dotazione finanziaria.
Smart&Start è un importante volano di lancio per la giovane imprenditoria del settore tech. Rispetto alla prima versione, nel corso del 2020 sono arrivate delle importanti novità che hanno reso il bando Invitalia ancora più interessante.
Al 1 dicembre 2021, il bando ha finanziato 1.268 startup innovative, con 474 milioni di euro in agevolazioni concessi e 7.819 posti di lavoro creati.
Smart&Start: novità
A partire dal 20 gennaio 2020 è possibile presentare domanda di agevolazione con i nuovi criteri. Vediamo, nello specifico, le novità introdotte dalla Circolare n. 439196 del 16 dicembre 2019 della Direzione generale per gli incentivi alle imprese.
La novità principale del 2022 è che Smart&Start Italia beneficerà dei finanziamenti di Fondo Impresa Donna. Quest’ultimo è il fondo previsto dal PNRR per creazione e promozione dell’imprenditorialità femminile.
Semplificazione
Sono stati semplificati i criteri di valutazione per la concessione delle agevolazioni. Al tempo stesso sono state introdotte nuove premialità in caso di collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa (compresi i Digital Innovation Hub) e nel caso di realizzazione di piani di impresa al Sud da parte di startup già operative al Centro-Nord.
Spese ammissibili e capitale circolante
Nuova definizione dei piani di impresa e delle spese ammissibili, ivi incluso il riconoscimento di una quota di finanziamento per la copertura delle esigenze di capitale circolante per il periodo di realizzazione del piano.
Finanziamento agevolato
È stato incrementato il finanziamento agevolato fino all’80% delle spese ammissibili e al 90% nel caso di società costituite da sole donne, da under 36 oppure se almeno un socio ha il titolo di dottore di ricerca.
Sud
È stata aumentata la quota di fondo perduto per le imprese localizzate al Sud Italia fino al 30% dell’importo concesso per gli investimenti.
Rendicontazione
Le modalità di rendicontazione adesso sono più semplici.
C’è la possibilità di ottenere le erogazioni per stati di avanzamento con fatture non quietanzate (i cui pagamenti possano essere dimostrati, entro sei mesi, al successivo stato di avanzamento) e la contestuale erogazione della quota proporzionale di finanziamento inerente il capitale circolante. Rendicontazione dei costi di personale con la modalità dei costi standard.
Ammortamento
Estensione temporale del periodo di ammortamento per la restituzione del finanziamento fino a 10 anni.
Smart&Start: requisiti
Smart&Start 2022 è rivolto a tre categorie d’impresa.
La prima è quella delle startup innovative di piccole dimensioni. Per poter accedere devono essere costituite da meno di 60 mesi e iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese innovative.
Devono essere inoltre nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali. L’ultimo requisito per accedere al finanziamento per startup è che siano in regime di contabilità ordinaria.
La seconda categoria è quella dei team di persone fisiche che vogliono costituire un’impresa innovativa in Italia. Possono fare richiesta anche i residenti all’estero e i cittadini stranieri in possesso di “startup Visa”.
I team informali devono impegnarsi a costituire l’impresa entro e non oltre 30 giorni dall’ammissione all’agevolazione.
La terza categoria è quella delle imprese straniere che vogliono istituire almeno una sede sul territorio italiano.
Smart&Start: il business plan
I piani di impresa devono avere ad oggetto la produzione di beni e l’erogazione di servizi che presentano almeno una delle seguenti caratteristiche:
- significativo e innovativo contenuto tecnologico
- sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things
- valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca)
Cosa inserire nella domanda
Le spese ammissibili al piano d’investimento sono le seguenti:
- impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche, ovvero tecnico-scientifiche, nuove di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa
- brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa
- servizi di progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa e servizi relativi al marketing e al web-marketing
- personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo, nella misura in cui siano impiegati funzionalmente nella realizzazione del piano d’impresa
I finanziamenti per startup 2022
Le startup richiedenti possono beneficiare dei seguenti benefici di finanza agevolata:
- finanziamento agevolato, della durata massima di 10 anni, senza interessi, per un importo pari all’80% delle spese ammissibili, elevabile al 90% nel caso in cui la startup sia interamente costituita da donne e/o da giovani di età non superiore a 35 anni, oppure preveda la presenza di almeno un esperto con titolo di dottore di ricerca (o equivalente) conseguito da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all'estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio
- per le startup innovative con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, il predetto finanziamento è restituito in misura parziale, per un ammontare pari al 70% dell’importo di finanziamento agevolato concesso per le spese del piano di impresa
Smart&Start Italia finanzia piani d’impresa di importo compreso tra 100 mila euro e 1,5 milioni di euro.
Modulistica per Smart&Start
La modulistica da presentare nel corso della domanda per Smart&Start 2022 cambia a seconda che la società sia già nata o ancora da costituire.
Nel caso di società già costituita, bisogna presentare: curriculum della società; dichiarazione riepilogativa; conformità agli originali della documentazione prodotta; dichiarazione carichi; dichiarazione antiriciclaggio; dichiarazione campagna crowdfunding; dichiarazione esperto; dichiarazione Investitore Qualificato.
Se la società è ancora da costituire, bisogna presentare: curriculum; dichiarazione riepilogativa; conformità agli originali della documentazione prodotta; dichiarazione esperto; dichiarazione Investitore Qualificato.
Come lanciare una startup
Lanciare una startup può essere una vera e propria impresa. Smart&Start 2022 è il maggior finanziamento per start up innovativa, e l’accesso al bando è difficile. Così difficile che persino Invitalia offre un servizio di accompagnamento.
Il servizio è utile e, ci dicono i nostri clienti, anche ben fatto. Ma attenzione: non costituisce una via preferenziale.
Gli analisti Invitalia possono aiutarti a valorizzare il tuo business model e darti consigli importanti (d’altronde saranno loro stessi a valutare la domanda), ma non scriveranno la domanda al posto tuo.
La stessa Invitalia chiarisce inoltre che è consigliabile prenotare un appuntamento solo se “hai già molto chiaro il tuo business plan”.
Se l’unica cosa a cui vuoi pensare è come trarre il massimo potenziale dalla tua idea, chiedi una consulenza gratuita a JO Consulting attraverso il modulo in fondo alla pagina. Il nostro team ti risponderà in breve tempo.
Smart&Start: FAQ
Uno dei maggiori esperti di startup innovative in Italia è di certo Invitalia.
Prima di passare a Smart&Start, vediamo quindi alcune domande e risposte che possono aiutarti a capire se è il bando che fa per te.
Per scrivere le FAQ ci siamo ispirati al video qui in basso, realizzato proprio da Invitalia.
Cosa è un progetto innovativo?
È un progetto che rispetto all’attuale offerta sul mercato propone nuovi prodotti, servizi, soluzioni organizzative e produttive oppure il miglioramento delle funzionalità di quelli già esistenti.
Fra le spese ammesse rientrano anche i costi di personale?
Sì, certo. Sia per i dipendenti che per i collaboratori che lavorano allo sviluppo del progetto.
I dipendenti non devono avere qualifiche specifiche. I collaboratori invece devono avere almeno una laurea magistrale. Non devono avere per forza partita IVA (quelli sono i consulenti.
Sono inclusi i costi di marketing?
Smart&Start finanzia anche le spese di marketing e web marketing fino al 20% di tutte le spese ammesse, ma solo le spese per il lancio del progetto innovativo e non per la pubblicità ricorrente.
Come si calcolano le spese di personale?
Sul numero delle ore lavorate secondo un costo orario che va per fasce di inquadramento.
E le altre spese di gestione?
A ogni tranche di investimento realizzata si può aggiungere un rimborso fino al 20% per il capitale circolante.
Cosa può valorizzare il mio progetto?
Ad esempio, la presenza di un investitore qualificato (banche, fondi di venture e grandi imprese, investitori istituzionali). Quest’ultimo ha i requisiti definiti dalla Consob e si impegna a finanziare il progetto per almeno il 30% dell’importo richiesto. Oppure, ancora, la collaborazione con acceleratori d’impresa e innovation hub.
Si può ricevere un anticipo?
Sì, fino al 40% del finanziamento totale. È l’unico caso in cui Invitalia chiede una fideiussione o polizza fideiussoria. A ogni traccia del progetto puoi presentare fatture non saldate per un massimo del 30% totale delle spese.
Potrai saldarle entro la richiesta di erogazione successiva. Unica eccezione sono le spese per il personale, che devono essere già pagate.