Se vuoi aprire un’attività economica nella tua terra, Resto al Sud 2022 è il miglior incentivo per cui fare domanda.
Quando è stato aperto ormai diversi anni fa, il bando Resto al Sud era un incentivo per giovani del Meridione fra i tanti.
Con le recenti modifiche, si è configurato come un bando capace di coinvolgere diverse generazioni, settori economici e territori da tutta Italia. Resto al Sud è così diventato come uno dei più consistenti finanziamenti a fondo perduto.
Proprio per questo presentare una domanda vincente non è affatto semplice. Il business plan presentato a Invitalia, ad esempio, deve essere molto convincente. E convincente devi essere anche tu durante il colloquio con gli analyst dell’agenzia.
Come vincere quindi Resto al Sud 2022? Per prima cosa bisogna sapere bene:
- come funziona Resto al Sud 2022;
- quali sono i requisiti;
- quali sono le spese ammissibili;
- come scrivere il business plan per Resto al Sud;
- come prepararsi al colloquio.
In questo articolo abbiamo inserito tutto quanto occorre sapere sul bando per l’imprenditoria giovanile al Sud. Se hai fretta, puoi guardare il video Invitalia che trovi qui in basso, che riassume le principali novità di Resto al Sud 2022.
Oppure puoi chiederci una consulenza gratuita sulle tue possibilità di accedere al bando compilando il modulo di contatto in fondo alla pagina.
Indice dei contenuti
Resto al Sud 2022: cosa bisogna sapere
Con la crisi economica scatenata dal COVID-19, sempre più spesso ci si chiede come fare impresa al Sud. Come immaginabile, le imprese del Mezzogiorno sono quelle più colpite a causa di un tessuto economico più debole rispetto a quello del Nord Italia.
Resto al Sud 2022 di Invitalia è sicuramente la risposta all’esigenza di rilancio degli abitanti dei territori più svantaggiati.
Grazie agli aggiornamenti di quest’anno, i finanziamenti di Resto al Sud sono in grado di arginare e invertire il processo di deterioramento economico che colpisce molte aree d’Italia.
Vediamo quindi in quali regioni d’Italia è possibile attivare Resto al Sud nel 2022, a chi si rivolge e fino a che età si può fare domanda per Resto al Sud.
Resto al Sud: requisiti
Resto al Sud sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria).
Dal 2021 sono incluse anche le isole marine e le isole lagunari e lacustri di tutta Italia.
Resto al Sud 2022 si rivolge a tutti i e le residenti delle suddette zone di età compresa tra i 18 e i 56 anni (esclusi). Ciò significa che si può fare domanda fino a 55 anni di età. È possibile anche trasferire la propria residenza in uno dei territori ammessi entro 60 giorni (o 120 per i residenti all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria.
Come specifica il sito Invitalia, inoltre, i richiedenti:
- non sono titolari di altre attività d'impresa;
- non hanno ricevuto altre agevolazioni per l'autoimprenditorialità;
- non hanno un lavoro a tempo indeterminato.
Resto al Sud 2022 è senz’altro il miglior bando per giovani imprenditori del Sud, ma se sei una donna e hai già un’impresa potresti aspettare l’apertura del Fondo impresa femminile. La quota a fondo perduto, nel secondo caso, è decisamente più alta.
Io Resto Qui
Resto Qui è l’estensione di Resto al Sud per le aree terremotate dell’Italia centrale e per le isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.
Aree del cratere sismico
Nel primo caso gli incentivi sono rivolti ai residenti dei 116 comuni del cratere sismico 2016-2017. Per 92 comuni Resto Qui è attivo per gli under 56, mentre per 24 comuni non ci sono limiti di età (a questo link trovate le liste complete).
Isole minori marina, lagunari e lacustri
Le isole minori marine sono: Campo nell’Elba, Capoliveri, Capraia, Giglio, Marciana, Marciana Marina, Ponza, Porto Azzurro, Portoferraio, Portovenere, Rio, Ventotene.
Le isole lagunari e lacustri sono:
- isole della laguna veneta: Lido, Murano, Pellestrina, Burano, Sant'Erasmo, Mazzorbo, Vignole, Torcello, San Giorgio, San Michele, San Clemente, San Franscesco del Deserto, Marzobetto, San Lazzaro degli Armeni;
- isole della laguna di Grado: Isola di Grado, Isola di Santa Maria di Barbana, Isola di Morgo;
- isole del lago d'Iseo: Monte Isola;
- isole del lago di Garda;
- lago di Como: Comacina;
- lago d'Orta: San Giulio;
- isole del lago Trasimeno: Isola Maggiore e Isola Polvese;
- isole Borromee: Isola Superiore, Isola Bella, Isola Madre, Isola San Giovanni.
Resto al Sud: attività finanziabili
Resto al Sud 2022 sostiene attività imprenditoriali relative a produzione di beni nei settori dell’artigianato e dell’industria ovvero relativi alla fornitura di servizi e alle attività professionali. Dal 2021 sono incluse nel finanziamento anche le attività del commercio (ad eccezione della vendita dei beni prodotti dalla propria impresa).
Nello specifico, le attività finanziabili da Resto al Sud 2022 sono:
- attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
- fornitura di servizi a imprese e persone;
- turismo;
- attività libero professionali;
- commercio.
L’attività agricola vera e propria, quindi, non è finanziata da Resto al Sud. Se hai un’azienda agricola, potrebbe interessarti piuttosto il Fondo per gli investimenti innovativi in agricoltura.
Se invece hai già un’attività avviata nel 2022 nel settore turistico, potresti dare un’occhiata al Superbonus Alberghi.
Le spese ammissibili
Le spese ammissibili dal bando Resto al Sud 2022 sono:
- opere edili relative a interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria connessa all’attività del soggetto beneficiario nel limite massimo del 30% del programma di spesa
- macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica
- programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione (TIC) connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa
- spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, eventuali canoni di leasing, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all’attività finanziata nella misura massima del 20% del programma di spesa
Resto al Sud: i finanziamenti Invitalia
Ciascun richiedente riceve un finanziamento fino ad un massimo di 50 mila euro. Nel caso in cui l’istanza sia presentata da più giovani già costituiti, o che intendano costituirsi in forma societaria, ivi incluse le società cooperative, l’importo massimo del finanziamento erogabile è pari a 50 mila euro per ciascun socio fino ad un ammontare massimo complessivo di 200 mila euro.
Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in:
- contributo a fondo perduto pari al 50% dell’investimento complessivo
- finanziamento bancario a tasso zero pari al 50% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Il prestito va rimborsato entro otto anni dalla concessione del finanziamento
I progetti imprenditoriali devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione (ovvero alla data di costituzione della società).
La realizzazione dei progetti deve essere ultimata entro 24 mesi dal provvedimento di concessione.
Resto al Sud: esempio pratico
Per capirne meglio il meccanismo simuliamo uno scenario tipico.
Supponiamo che due giovani imprenditori vogliano accedere al finanziamento e che la somma richiesta dal business plan sia di € 100.000.
Nel caso in cui Invitalia, a seguito dei dovuti accertamenti e valutazioni, dichiara finanziabile il progetto erogherà il 35% del programma d’investimento sotto forma di finanziamento a fondo perduto (ovvero € 35.000). Il restante 65% verrà erogato dalla banca tramite un finanziamento della durata di 8 anni. Gli interessi sui € 65.000 sono a carico di Invitalia, che li restituirà direttamente ai vincitori.
Come funziona Resto al Sud 2022?
Veniamo quindi al dunque: come funziona Resto al Sud? Come presentare si presenta una domanda vincente?
Innanzitutto dobbiamo ricordare che la domanda per partecipare al bando va presentata direttamente attraverso la piattaforma web di Invitalia.
La domanda dovrà contenere il business plan dell’attività che si vuole avviare e tutta la documentazione tecnica richiesta dall’ente.
Le domande Resto al Sud 2022 vengono valutate in ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla data di presentazione (salvo eventuali richieste di integrazione dei documenti). È un bando a sportello, senza scadenze o graduatorie.
Invitalia verifica il possesso dei requisiti e poi esamina nel merito le iniziative, anche attraverso un colloquio con i proponenti.
Essendo uno dei bandi più conosciuti di Invitalia, per avere maggiori probabilità di successo è necessario affidarsi ad esperti del settore, in grado di analizzare la fattibilità del progetto, redigere un business plan adeguato e, infine, avere l’esperienza necessaria a seguire tutta la fase di istruttoria dell’ente erogatore al fine di far ottenere l’agevolazione voluta.
Se questo bando ti interessa compila il contact form e verrai richiamato dal nostro team di esperti.
Resto al Sud: domande e risposte
Chi può fare richiesta?
Puoi fare richiesta per Resto al Sud se hai età compresa tra 18 e 55 anni, risiedi in una delle aree previste dal bando (regioni del Sud, area del cratere sismico del Centro Italia, isole minori marine del Centro-Nord), non sei titolare di altre attività d’impresa o di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
Cosa si può aprire con Resto al Sud?
Gli incentivi di Resto al Sud sono destinati a:
- attività produttive nei settori di industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
- fornitura di servizi a imprese e persone
- turismo
- commercio
- attività libero professionali (sia individuali che societarie)
Resto al Sud finanzia anche attività turistiche e B&B, ma a questo proposito potrebbe essere utile prima consultare la nostra pagina sui finanziamenti a fondo perduto per il turismo.
Come fare richiesta per Resto al Sud?
Le domande possono essere presentate esclusivamente online, caricando tutti i materiali e i documenti sulla sezione Resta al Sud del sito web di Invitalia.
Quali documenti servono per Resto al Sud?
- identità digitale per accedere alla piattaforma
- firma digitale e PEC
- curriculum vitae
- dichiarazione riepilogativa per la società costituita/impresa individuale
- dichiarazione del possesso dei requisiti dei soggetti richiedenti
- conformità agli originali della documentazione prodotta
- dichiarazione eventuali soci non in possesso dei requisiti
Quali sono le attività finanziabili con Resto al Sud?
Spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative), programmi informatici e servizi tecnologici, macchinari nuovi, ristrutturazione e manutenzione straordinaria.
Resto al Sud è aperto anche al commercio?
Un’importante novità di Resto al Sud 2022 è l’estensione del bando anche all’apertura di attività commerciali.
Quanto tempo ci vuole per avere il finanziamento?
Se la tua domanda viene approvata l’erogazione del finanziamento bancario è immediata, mentre il contributo a fondo perduto viene erogato per stati di avanzamento lavori (SAL) richiedibili dopo il completamento del 50% del programma.
Come si svolge il colloquio per Resto al Sud?
Il colloquio Resto al Sud si svolge attraverso la piattaforma Skype for business. Ai richiedenti sarà fornito un link generato in automatico dal sistema. Se vuoi ricevere maggiori informazioni sulle possibili domande del colloquio Resto al Sud, compila il contact form qui in basso per richiedere la consulenza dei nostri coach.