Nell’ambito della nuova programmazione europea 2021-2027 molta attenzione sarà rivolta al consolidamento delle imprese già esistenti. In quest’ottica è imminente l’uscita dell’azione 1.3.1 “Competitività del sistema produttivo regionale”, tramite il quale la Regione Calabria stanzierà nuovi finanziamenti a fondo perduto per favorire gli investimenti in impianti e macchinari delle PMI del territorio.
ULTIMO AGGIORNAMENTO: 30 OTTOBRE 2023
Il 30 ottobre 2023 è uscita la data per la presentazione delle domande di agevolazione. Nella fattispecie, il portale web sarà aperto a partire dal 20 novembre 2023 e sarà infatti possibile caricare le domande fino al 20 dicembre 2023.
A partire dalle ore 10:00 del 21 dicembre 2023 e fino alle ore 16:00 dello stesso giorno sarà possibile inviare e finalizzare le domande.
Indice dei contenuti
Quali sono le finalità
Tramite il suddetto bando la Regione Calabria intende sostenere gli investimenti delle PMI realizzati e localizzati in Calabria, per favorire modelli di produzione che facciano perno sulla transizione ecologica e digitale.
Il bando s’inserisce nel quadro delle disposizioni previste dal PR Calabria FESR FSE 2021-2027, che prevede investimenti a favore dell’occupazione e della crescita del territorio.
Vediamo insieme i dettagli della misura.
Dotazione finanziaria
La dotazione finanziaria complessiva è pari a 25 milioni di euro rientranti nell’Azione 1.3.1 “Competitività del sistema produttivo regionale” del PR Calabria FESR FSE 2021-2027.
Viene, inoltre, specificato che la dotazione finanziaria potrà essere integrata mediante eventuali dotazioni aggiuntive nel rispetto delle caratteristiche ed entità dell’aiuto oggetto del bando, al fine di aumentarne l’efficacia.
Destinatari e requisiti di ammissibilità
Il bando prevede un finanziamento a fondo perduto per tutte le micro, piccole e medie imprese (PMI) ad esclusione di quelle operanti nl settore della pesca, dell’acquacoltura e della produzione primaria di prodotti agricoli.
Per quanto attiene i requisiti di ammissibilità, al momento della presentazione della domanda, l’impresa proponente deve:
- essere in regola con il DURC;
- non avere cause di decadenza;
- possedere la capacità economica-finanziaria per sostenere l’intervento proposto;
- avere sede operativa o unità produttiva nel territorio della Regione Calabria. Nel caso in cui non l’avesse dovrà stabilirla entro il primo pagamento dell’aiuto concesso.
Interventi finanziabili
Come anticipato, gli investimenti per i quali viene richiesto l’aiuto dovranno essere finalizzati a migliorare le capacità competitive e la transizione ecologica e digitale dei beneficiari. In particolare, gli interventi ammissibili dovranno essere riconducibili a una o più delle seguenti tipologie.
Transizione ecologica
In questa categoria rientrano interventi che includono:
- utilizzo di sistemi per il risparmio energetico;
- adozione di innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse;
- adozione di strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti;
- acquisizione di nuovi modelli di packaging intelligenti.
Transizione digitale
Rientrano nella categoria suddetta:
- acquisizione di strumentazione tecnologica e informatica aggiornata e applicazione di sistemi digitali;
- creazione e/o ottimizzazione della rete d’informazione e processi in azienda;
- sistemi digitali per la raccolta dei dati.
Nuovi modelli organizzativi
In questa categoria rientrano tutti gli investimenti volti alla riorganizzazione dei processi aziendali attraverso l’introduzione di innovazioni tecnologiche, di nuove soluzioni gestionali, di impianti e attrezzature volti ad aumentare la produttività e performance economica.
Spese ammissibili, soglie d’investimento e durata del progetto
Ai fini di questo bando ciascun progetto presentato non può prevedere costi inferiori a 30 mila euro e superiori a 500 mila euro.
Le attività proposte dovranno concludersi entro 12 mesi dalla data di concessione dell’aiuto, anche se, come vedremo dopo, sarà possibile richiedere una proroga di 6 mesi.
Tra le spese ammissibili troviamo:
- acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuove di fabbrica. Nel caso di beni afferenti all’industria 4.0 è prevista una premialità;
- opere murarie e impiantistiche nel limite del 15% del programma d’investimento;
- programmi informatici, brevetti, licenze e know-how;
- servizi di consulenza nel limite del 10% del programma d’investimento.
Agevolazioni previste e intensità d’aiuto
Come detto, il bando concede un finanziamento a fondo perduto fino al 60% delle spese.
L’intensità dell’aiuto varia sulla base delle categorie di spesa e della dimensione aziendale:
- per le piccole imprese si prevede un contributo a fondo perduto pari al 60% per le spese in macchinari e attrezzature, opere murarie e programmi informatici. Si prevede, invece, un contributo a fondo perduto pari al 50% per le spese in servizi di consulenza;
- per le medie imprese si prevede un contributo a fondo perduto pari al 50% per le spese in macchinari e attrezzature, opere murarie e programmi informatici. Si prevede, invece, un contributo a fondo perduto pari al 50% per le spese in servizi di consulenza.
Tutte le agevolazioni concesse sono cumulabili con altri finanziamenti pubblici, nazionali, regionali o comunitari che si configurano come aiuti di stato o che siano concessi a titolo de minimis.
Quando presentare la domanda e modalità di valutazione
Il bando è di prossima apertura e sarà operativo entro la fine del 2023. Le domande verranno selezionate tramite una procedura valutativa a sportello in base all’ordine cronologico di ricevimento.
La valutazione delle domande avverrà entro 60 giorni dalla chiusura dello sportello e le graduatorie saranno rese disponibili sul sito della Regione.
Modalità di erogazione del contributo
Per quanto riguarda i termini di erogazione del contributo sarà possibile richiedere un’anticipazione pari al 40% dell’importo del contributo concesso mediante fideiussione bancaria o assicurativa. La richiesta di anticipazione dovrà essere inviata entro 90 giorni dalla ricezione del decreto di concessione dell’aiuto.
In tutti gli altri casi sarà possibile richiedere un primo acconto al raggiungimento del 40% delle spese sostenute, un secondo acconto pari al 50% delle spese sostenute al raggiungimento del 90% complessivo e, infine, un saldo pari al 10% del totale.
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