Ogni giorno ci vengono rivolte domande sui finanziamenti a fondo perduto e, puntualmente, forniamo un elenco di quelli ancora attivi, indichiamo la dotazione finanziaria, a chi sono rivolti, quali sono le spese ammissibili, cosa finanziano e come ottenerli. È il nostro lavoro.
Leggendo la presente guida conoscerai i finanziamenti a fondo perduto e scoprirai quelli disponibili nel 2023. Ti preghiamo di leggere attentamente così, nel caso in cui tu voglia contattarci, saprai già quali domande rivolgerci.
Iniziamo!
Indice dei contenuti
Cosa sono i finanziamenti a fondo perduto?
I finanziamenti a fondo perduto sono prestiti in denaro, a favore di imprese o persone fisiche, che non prevedono l’obbligo di restituzione né del capitale erogato né dei relativi interessi. Non a caso si chiamano “a fondo perduto”.
Sono concessi a chiunque ne faccia richiesta, a prescindere dalla disponibilità reddituale e dall’affidabilità creditizia. Non è previsto, inoltre, alcun garante.
In altri termini, i finanziamenti a fondo perduto servono a incoraggiare l’iniziativa imprenditoriale di singoli, di gruppi di persone riunite in società e, nella fattispecie, di quei soggetti che hanno difficoltà ad accedere al mercato del lavoro.
Da chi sono erogati?
I finanziamenti a fondo perduto sono erogati da enti istituzionali: Comuni, Province, Regioni, Stati e Unione Europea (UE). Ad esempio, dei bandi nazionali se ne occupa spesso l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, ovvero Invitalia.
La modalità con cui gli enti sopraindicati danno notizia dei finanziamenti a fondo perduto è la pubblicazione dei relativi bandi, unico vero strumento per poter valutare attentamente la possibilità di richiedere il contributo.
Chi può richiederli e come
Possono richiedere i finanziamenti a fondo perduto sia attività già avviate (anche da poco, come le startup) sia persone fisiche che vogliono costituire una società. Una volta valutato il contenuto del bando e la tipologia del finanziamento, occorre predisporre i documenti richiesti e fornire all’ente gestore un business plan, all’interno del quale va descritto in dettaglio cosa s’intende realizzare. Non solo, occorre indicare anche gli obiettivi nel medio e lungo termine e quali spese s’intendono sostenere con i fondi messi a disposizione dal bando.
Modalità di richiesta
Considerato che l’ente erogatore non è uguale per tutti e che ogni bando ha le proprie peculiarità, le modalità con cui richiedere i finanziamenti a fondo perduto variano di volta in volta.
Esistono due modalità di richiesta:
- tramite graduatoria;
- valutativa a sportello, fino all’esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.
Perché i finanziamenti a fondo perduto sono importanti
La recente crisi economica, l’innalzamento del costo delle materie prime, la pandemia prima, la guerra in Ucraina ora e le nuove sfide della sostenibilità ambientale incentivano ancor di più il ricorso ai finanziamenti a fondo perduto o ad altre forme di finanza agevolata.
Fare impresa non è impossibile e per fortuna esistono società di consulenza come la nostra che possono aiutarti a redigere un business plan, vincere un bando, ottenere i fondi e avviare la tua attività imprenditoriale.
Finanziamenti a fondo perduto 2023: scopri gli incentivi attivi
Alcune misure già presenti nel 2022 sono ancora attive e non hanno una data di scadenza (come Resto al Sud o Smart&Start Italia), altre si sono aggiunte quest’anno. Scopriamole.
Resto al Sud 2023
Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche e Umbria) e nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.
È rivolto a chi ha un’età compresa tra 18 e 55 anni. I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro.
Cosa finanzia
Sono finanziabili:
- attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
- turismo;
- commercio;
- attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria).
Sono escluse le attività agricole.
Spese ammissibili
- ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa);
- acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi;
- acquisto di programmi informatici e servizi ICT;
- spese di gestione, dunque materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative (massimo 20% del programma di spesa).
Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozione, quelle per le consulenze e il personale dipendente.
Come funziona Resto al Sud
Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e sono così composte:
- 50% di contributo a fondo perduto;
- 50% di finanziamento bancario a tasso 0 garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.
Il finanziamento massimo è di 50 mila euro per ogni richiedente, ma può arrivare fino a 200 mila euro nel caso di società composte da 4 soci.
Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60 mila euro.
Ulteriori contributi
A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto:
- 15 mila euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale;
- fino a un massimo di 40 mila euro per le società.
Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi.
Smart&Start Italia 2023
Smart&Start Italia è l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative ad alto contenuto tecnologico in tutte le regioni d’Italia.
Finanzia progetti compresi tra 100 mila e 1,5 milioni di euro. È rivolto alle startup innovative costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese.
La domanda si presenta solo online sulla piattaforma di Invitalia.
Cosa finanzia Smart&Start Italia
L’incentivo finanzia piani d’impresa che prevedano l’acquisto di beni di investimento, servizi, spese del personale e costi di funzionamento aziendale.
Spese ammissibili
- impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica;
- componenti hardware e software;
- brevetti, marchi e licenze;
- certificazioni, know-how e conoscenze tecniche direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
- licenze e diritti relativi all’utilizzo di titoli della proprietà industriale;
- licenze relative all’utilizzo di software;
- progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi;
- consulenze specialistiche tecnologiche;
- costi salariali relativi al personale dipendente, nonché costi relativi a collaboratori;
- servizi d’incubazione e di accelerazione d’impresa;
- investimenti in marketing e web marketing.
Le spese del piano d’impresa devono essere sostenute nei 24 mesi successivi alla firma del contratto.
Come funziona Smart&Start
L’incentivo eroga finanziamenti a tasso 0, senza alcuna garanzia, a copertura dell’80% delle spese ammissibili. Questa percentuale può salire fino al 90% se la startup è costituita interamente da donne e/o da giovani sotto i 36 anni, oppure se tra i soci è presente un esperto col titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente) che lavora all’estero e vuole rientrare in Italia.
Le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia possono godere di un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo e restituire così solo il 70% del finanziamento ricevuto.
Il “Decreto Rilancio” del 20 maggio 2020 estende il contributo a fondo perduto (il 30% del finanziamento concesso) anche alle startup innovative localizzate nel Cratere sismico del Centro Italia.
Il finanziamento va restituito in 10 anni a partire dal 12° mese successivo all’ultima quota di finanziamento ricevuto.
Le premialità
È previsto un punteggio aggiuntivo in fase di valutazione per quelle attività che:
- attivano collaborazioni con incubatori, acceleratori d’impresa, compresi gli innovation hub e gli organismi di ricerca;
- operano al Centro-Nord e realizzano piani di impresa al Sud;
- dispongono di un accordo d’investimento con un investitore qualificato;
- dispongono del rating di legalità.
Le startup costituite da meno di 1 anno possono inoltre contare su servizi di tutoring tecnico-gestionale nella fase di avvio (pianificazione finanziaria, marketing, organizzazione, ecc.).
ON - Oltre Nuove imprese a tasso zero 2023
ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero è l’incentivo per i giovani tra i 18 e i 35 anni e le donne che vogliono diventare imprenditori. Le agevolazioni sono valide in tutta Italia e prevedono un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro, che può coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili da restituire in 10 anni.
Cosa finanzia ON - Oltre Nuove imprese a tasso zero
ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero finanzia nuove iniziative per ampliare, diversificare o trasformare le attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo.
Spese ammissibili
- opere murarie e assimilate (30% investimento ammissibile);
- macchinari, impianti e attrezzature;
- programmi informatici e servizi ICT;
- brevetti, licenze e marchi;
- consulenze specialistiche (5% investimento ammissibile);
- spese connesse alla stipula del contratto di finanziamento;
- spese per la costituzione della società.
Sono previste due linee di finanziamento con programmi di spesa e regime di aiuti diversi, a seconda che le imprese siano costituite da non più di 3 anni oppure da almeno 3 e non più di 5 anni.
Imprese fino a 3 anni
Le imprese costituite da non più di 3 anni possono presentare progetti d’investimento fino a 1,5 milioni di euro per realizzare nuove iniziative.
Imprese tra i 3 e i 5 anni
Le imprese costituite da almeno 3 anni e da non più di 5 possono presentare progetti che prevedano spese per investimenti fino a 3 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare le attività esistenti.
Come funziona ON - Oltre Nuove imprese a tasso zero
Le agevolazioni prevedono un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro, che può coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili.
I piani d’impresa devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
L’incentivo è a sportello: non ci sono graduatorie né scadenze. Le domande sono esaminate in base all’ordine di arrivo.
Cultura Crea 2.0 2023
Cultura Crea 2.0 è l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita di imprese e iniziative no profit nel settore dell’industria culturale, creativa e turistica, che puntano a valorizzare le risorse culturali nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
È promosso dal Ministero della Cultura (MIC) e gestito da Invitalia in attuazione del PON FESR “Cultura e Sviluppo” 2014-2020 (Asse Prioritario II).
Le risorse finanziarie attualmente disponibili ammontano a circa 54 milioni di euro.
Cosa finanzia Cultura Crea 2.0
L’incentivo finanzia le micro, piccole e medie imprese (MPMI) costituite negli ultimi 36 mesi, comprese le cooperative e i team di persone fisiche che vogliono costituire un’impresa, purché la costituzione avvenga entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
Sono finanziabili programmi di spesa fino a 400 mila euro che prevedono la creazione o l’introduzione di prodotti o servizi innovativi in una delle seguenti aree tematiche:
- conoscenza;
- conservazione;
- fruizione;
- gestione.
Come funziona Cultura Crea 2.0
Le agevolazioni vengono concesse nei limiti del regolamento de minimis e prevedono congiuntamente:
- un finanziamento agevolato a tasso zero, fino al 40% della spesa ammessa;
- un contributo a fondo perduto fino al 40% della spesa ammessa.
In entrambi i casi il tetto delle agevolazioni è elevabile al 45% per i progetti presentati da imprese femminili, giovanili o in possesso del rating di legalità.
Ambiti di intervento
- startup;
- imprese consolidate;
- imprese sociali;
- reti di impresa.
FRI-Tur
Il Fondo Rotativo Imprese per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo nel Turismo, noto come FRI-Tur, è un incentivo, previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che punta a migliorare i servizi di ospitalità e a potenziare le strutture ricettive, cavalcando l’onda della digitalizzazione e della sostenibilità ambientale.
FRI-Tur, la cui dotazione finanziaria complessiva è di 1 miliardo e 380 milioni di euro, è promosso dal Ministero del Turismo e gestito da Invitalia.
Cosa finanzia FRI-Tur
FRI-Tur si rivolge a investimenti medio-grandi, compresi tra 500 mila e 10 milioni di euro, con un focus incentrato su interventi di riqualificazione energetica e antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche e altri ambiti in grado di rafforzare la competitività delle PMI e di facilitare il raggiungimento di nuovi standard di qualità riconosciuti a livello internazionale.
Spese ammissibili
È possibile richiedere gli incentivi per interventi di:
- riqualificazione energetica;
- riqualificazione antisismica;
- eliminazione delle barriere architettoniche;
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri;
- realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali);
- digitalizzazione;
- acquisto o rinnovo di arredi.
Come funziona FRI-Tur
Le agevolazioni possono essere concesse fino al 31 dicembre 2023, salvo eventuali proroghe autorizzate direttamente dalla Commissione Europea.
È previsto un mix tra finanziamento a fondo perduto e finanziamento agevolato.
I progetti dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre 2025.
Fare Impresa in Sicilia (FAInSicilia)
Nell’ambito del programma Competitività Sicilia, che stanzia 105 milioni di euro per la crescita e lo sviluppo delle imprese siciliane, sono disponibili i fondi (26 milioni di euro) del bando Fare Impresa in Sicilia (FAInSicilia) rivolto a tutti coloro che hanno un progetto imprenditoriale credibile nell’Isola.
La misura è destinata a:
- giovani compresi tra i 18 e i 46 anni che intendano avviare startup;
- imprese già avviate di cui la compagine sia costituita, in maggioranza, da giovani di età compresa fra i 18 e i 46 anni.
Spese ammissibili
- adeguamento o ristrutturazione di spazi fisici;
- macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica;
- programmi informativi e servizi per le TIC;
- formazione specialistica, servizi di consulenza e costi garanzie fidejussione.
Come funziona Fare Impresa in Sicilia
Le agevolazioni sono concesse sottoforma di finanziamenti a fondo perduto con le seguenti intensità differenziate:
- 75% del totale delle spese ammissibili per i soggetti beneficiari richiedenti non ancora costituti in forma d’impresa alla data di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni;
- 90% del totale delle spese ammissibili per i soggetti beneficiari richiedenti già costituiti in forma d’impresa da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda di accesso delle agevolazioni, a condizione che – alla data di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni – il soggetto proponente abbia comunicato l’avvio della relativa attività economica al Registro Imprese con una decorrenza antecedente di almeno 6 mesi rispetto alla data di pubblicazione del bando. In tutti gli altri casi, l’intensità di aiuto è ridotta al 75%.
ISI INAIL 2023
ISI INAIL mette a disposizione 333 milioni di euro in finanziamenti a fondo perduto per la realizzazione di progetti di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Destinatarie degli incentivi sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura e gli enti del terzo settore.
I contributi a fondo perduto variano tra il 40 e il 65% dell’investimento con un contributo massimo che può arrivare fino a 130 mila euro.
Cosa finanzia ISI INAIL
Come per le precedenti edizioni vengono confermate le misure che incentivano progetti di investimento, progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale e gli interventi di bonifica amianto, riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi. Previsto uno stanziamento ad hoc per le seguenti micro imprese:
- bar;
- pasticcerie;
- ristoranti;
- minimarket.
Confermato anche l’asse 5 dedicato alle imprese agricole.
Le linee d’investimento sono quindi:
- 1. Progetti di investimento e Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale - Assi di finanziamento 1.1 e 1.2;
- 2. Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC) - Asse di finanziamento 2;
- 3. Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto - Asse di finanziamento 3;
- 4. Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività - Asse di finanziamento 4;
- 5. Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli – Asse di finanziamento 5.
Spese ammissibili
- impianti antincendio;
- impianti elettrici a norma;
- piattaforme mobili di carico;
- muletti e argani;
- sostituzione tetti dei capannoni in amianto;
- bobcat ed escavatori;
- pavimentazione antiscivolo;
- copricassoni per camion;
- messa in sicurezza muri di cinta;
- dispositivi di aspirazione;
- tutti quegli investimenti atti ad aumentare la sicurezza dei lavori;
- acquisto di nuovi trattori (solo in sostituzione dei vecchi trattori) e rimorchi;
- macchine semoventi agricole (seminatrice, vendemmiatrice, ecc.);
- sostituzione forni, piani cottura, fornelli e friggitrici.
Come funziona ISI INAIL
Per usufruire delle agevolazioni ISI INAIL, le aziende dovranno presentare un progetto dettagliato che descriva le soluzioni tecnologiche innovative d’adottare. Il progetto dovrà contenere un prospetto delle relative spese e dei tempi di realizzazione.
I progetti selezionati verranno finanziati solo se saranno considerati “innovativi” e in grado di apportare un reale valore aggiunto alla sicurezza dell’azienda.
Il progetto dovrà essere caricato, esclusivamente tramite procedura informatica, sul portale INAIL nella sezione “Accedi ai Servizi Online” tra il 2 maggio e le ore 18:00 del 16 giugno 2023.
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