Il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione 2014-2020 (FAMI) fa parte di quei fondi europei messi a disposizione dall’Unione Europea per promuove la gestione efficiente dei flussi migratori e l’attuazione, il rafforzamento e lo sviluppo di un approccio europeo comunitario all’asilo e all’integrazione. Il fondo è rivolto al più alto livello di solidarietà e condivisione di responsabilità tra gli stati membri, in particolare quelli maggiormente interessati dalla migrazione.
La dotazione finanziaria del Fondo Asilo, Migrazione ed Integrazione è di € 3.137.420.000 per il periodo 2014-2020. Il corrispettivo per l’Italia è pari a € 347.753.777.
OBIETTIVI DEL FONDO
Il supporto finanziario offerto dal FAMI agli stati membri nasce per perseguire i seguenti obiettivi:
- asilo: rafforzare e sviluppare tutti gli aspetti del sistema europeo comune di asilo, compresa la sua dimensione esterna
- migrazione legalizzata ed integrazione: sostenere la migrazione legale verso gli stati membri in funzione del loro fabbisogno economico ed occupazionale e promuovere l’effettiva integrazione dei cittadini di Paesi terzi nei paesi ospitanti
- rimpatrio: promuovere strategie di rimpatrio eque ed efficaci negli stati membri, che contribuiscano a contrastare l’immigrazione illegale, con particolare attenzione al carattere durevole del rimpatrio e alla riammissione effettiva nei paesi di origine e di transito
- solidarietà: rafforzare la solidarietà e la ripartizione delle responsabilità fra gli stati membri, specie quelli più esposti ai flussi migratori e di richiedenti asilo, anche attraverso attività concrete di cooperazione
CHI PUÒ CANDIDARSI
Tutti gli Stati dell’Unione Europea possono partecipare al programma, tranne la Danimarca.
Esempi di beneficiari dei programmi attuati nell’ambito del FAMI:
- autorità degli stati membri, enti pubblici locali e regionali
- organizzazioni non governative (ONG), organizzazioni umanitarie
- organizzazioni pubbliche internazionali, società di diritto pubblico o privato
- istituti di ricerca che possano fornire un contributo al raggiungimento degli obiettivi del Fondo
AREE DI INTERVENTO E AZIONI AMMISSIBILI
Le azioni lanciate attraverso bandi di gara diretti della Commissione Europea hanno una natura transnazionale e devono dimostrare un impatto su più paesi membri.
Tra gli interventi previsti è da segnalare che la gran parte dei finanziamenti stanziati dal Fondo FAMI (circa l’88%) viene canalizzato tramite una gestione condivisa con le autorità degli stati membri, i quali rendono così operativi i rispettivi programmi nazionali pluriannuali per il periodo 2014-2020.
Questi programmi nazionali vengono attuati, monitorati e valutati dalle rispettive autorità facenti capo ai diversi stati membri, in partenariato con i principali attori attivi sul territorio.
Le azioni ammissibili possono riguardare differenti fasi della procedura d’asilo e differenti aspetti delle politiche d’asilo. Particolare attenzione è dedicata ai bisogni di gruppi vulnerabili, quali minori non accompagnati, donne, giovani, bambini e anziani
Le idee progettuali sottoposte nell’ambito del programma FAMI, si dovranno basare su una delle 7 tematiche chiave:
- promozione dell'integrazione delle persone bisognose di protezione attraverso programmi di sponsorizzazione privata
- orientamento sociale dei cittadini di paesi terzi appena arrivati, attraverso il coinvolgimento delle comunità locali, comprese attività di mentoring e di volontariato
- integrazione sociale ed economica delle donne migranti
- campagne di informazione e sensibilizzazione sui rischi della migrazione irregolare in determinati paesi terzi e in Europa
- sostegno alle vittime della tratta
- protezione dei minori migranti
- progetti transnazionali ad opera degli stati membri, per la formazione di esperti nel settore dell'asilo e dell'immigrazione
GESTIONE DEL FONDO
L’Autorità Responsabile della gestione dei fondi è l’organismo pubblico dello stato membro interessato, responsabile della gestione e del controllo per una corretta esecuzione del Programma Nazionale. In Italia l’Autorità Responsabile è il Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno.
La Direzione Generale dell’Immigrazione e Politiche per l’Integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è stata altresì designata Autorità Delegata del Fondo, in virtù delle competenze istituzionali di cui è titolare in materia di immigrazione e integrazione.
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