La Regione Lazio ha presentato la nuova misura “Donne, Innovazione e Impresa”, che sostiene l’imprenditoria femminile, cercando di massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo apportato dalle donne allo sviluppo economico e sociale.
La parità di genere, infatti, è il 5° obiettivo dell’Agenda ONU 2030, secondo la quale nessuna persona dovrebbe essere discriminata sulla base del proprio sesso.
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Cos’è Donne, Innovazione e Impresa
Donne, Innovazione e Impresa è una misura della Regione Lazio che promuove e valorizza l’imprenditoria femminile, sostenendo lo sviluppo delle piccole e medie imprese (PMI). L’avviso pubblico, coerente con la Smart Specialization Strategy (S3) regionale, è stato approvato il 18 aprile 2024 con Bollettino Ufficiale della Regione Lazio – N. 32.
Dotazione finanziaria
La dotazione finanziaria complessiva è di 5 milioni di euro, provenienti dalle risorse del Programma FESR 2021-2027. Vengono concessi contributi a fondo perduto fino a 145 mila euro per ogni progetto presentato da imprese femminili che preveda innovazioni di prodotto o di processo aziendale.
Chi sono i beneficiari
L’intervento è destinato alle PMI che rientrano nella categoria imprese femminili.
Per imprese femminili s’intendono:
- la lavoratrice autonoma donna;
- l’impresa individuale la cui titolare è una donna;
- la società cooperativa e la società di persone in cui il numero di donne socie rappresenti almeno il 60% dei componenti della compagine sociale;
- lo studio associato in cui il numero di donne associate rappresenti almeno il 60% dei componenti della compagine sociale;
- la società di capitale le cui quote di partecipazione siano possedute in misura non inferiore ai due terzi da donne e da imprese femminili e i cui organi di amministrazione siano costituti per almeno due terzi da donne.
A ciascuna impresa femminile può essere finanziato un unico progetto.
Le imprese femminili devono inoltre avere, al momento della richiesta di erogazione a saldo, una sede operativa nel Lazio in cui svolgere l’attività imprenditoriale oggetto del progetto d’innovazione aziendale agevolato. Le imprese femminili, infine, devono possedere i requisiti previsti per contrarre con la pubblica amministrazione (PA).
Progetti finanziabili
Donne, Innovazione e Impresa sostiene l’introduzione di innovazioni di prodotto o dei processi aziendali, che risultino nuove per l’impresa femminile beneficiaria, ma non necessariamente per il mercato; l’importante è che riguardino le 9 aree della Smart Specialization Strategy (S3) laziale:
- Scienze della Vita;
- Economia del Mare;
- Green Economy;
- Agrifood;
- Aerospazio;
- Sicurezza;
- Automotive e Mobilità Sostenibile;
- Patrimonio Culturale e Tecnologie della Cultura;
- Industrie Creative e Digitali.
Tipologia di agevolazione
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto, riconosciuto a titolo de minimis (Reg. UE 2023/2831) nella misura massima di 145 mila euro per singola impresa e con una percentuale sulle spese ammissibili tra il 40% e il 60%.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili necessarie per la realizzazione del progetto sono quelle per:
- a) investimenti materiali;
- b) canoni SaaS, LaaS e PaaS per l’adozione di nuove soluzioni digitali;
- c) know how, servizi e consulenze nella misura massima del 20% delle precedenti voci a) e b);
- d) costi del personale, generali e amministrativi, riconosciuti nella misura forfettaria del 20% delle precedenti spese a), b) e c).
Le spese da rendicontare delle voci a), b) e c) non devono risultare inferiori a 50 mila euro e quindi il costo totale del progetto, comprensivo dei costi riconosciuti a forfait, non può risultare inferiore a 60 mila euro.
I progetti vanno conclusi e rendicontati entro 9 mesi dalla loro approvazione.
Come avviene la selezione dei progetti
L’avvio dell’istruttoria avviene mediante una graduatoria, determinata sulla base di criteri oggettivi; il rispetto di ogni criterio consente alle imprese richiedenti di ottenere un punteggio, così articolato:
- percentuale di contributo richiesto ➜ punteggio massimo 40. Vengono privilegiate le richieste caratterizzate da un maggior impegno finanziario da parte del richiedente;
- imprese di più recente avviamento ➜ punteggio massimo 30. Privilegia le imprese di più recente avviamento;
- forza aziendale esistente ➜ punteggio massimo 25. Privilegia le imprese con il maggior numero di dipendenti, salvaguardando i livelli di occupazione,
- imprese impegnate nella sostenibilità ambientale ➜ punteggio massimo 5. Favorisce le imprese dotate di almeno una certificazione di sostenibilità;
Commissione di valutazione
La Commissione di valutazione, con riferimento alle richieste risultate formalmente ammissibili, e nel rispetto dell’ordine decrescente dei punteggi verificati, esprime le proprie valutazioni su:
- coerenza della proposta progettuale con il carattere innovativo dei progetti sostenuti dalla misura;
- qualità della proposta progettuale, con riferimento alla fattibilità tecnica e alla rilevanza dei risultati attesi dall’impresa femminile proponente;
- sostenibilità economica e finanziaria;
- rilevanza innovativa e industriale.
I progetti idonei saranno finanziati seguendo l’ordine decrescente dei punteggi (graduatoria a scorrimento) fino a esaurimento della dotazione finanziaria complessiva.
L’erogazione avverrà a saldo in un’unica soluzione.
Le dichiarazioni del mondo della politica su Donne, Innovazione e Impresa
Come riporta il Sole 24ORE, la vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli, in merito all’incentivo ha dichiarato: «L’evoluzione delle imprese femminili mostra un netto cambiamento: se da un lato diminuisce la presenza delle donne nei settori tradizionali, aumenta invece in altri comparti, molti dei quali rientrano tra quelli più innovativi o comunque a maggior contenuto di conoscenza. Ritengo che il bando Donne, Innovazione e Impresa renderà più competitivo l’intero tessuto produttivo del Lazio».
Francesco Marcolini, presidente di Lazio Innova, l’azienda controllata dalla Regione che si occupa di credito e innovazione, nonché della domanda, ha invece dichiarato: «Donne, Innovazione e Impresa è una misura importante per lo sviluppo e la crescita delle imprese guidate da donne. Un sostegno concreto che si affianca agli altri strumenti di supporto alle micro, piccole e medie imprese che stiamo gestendo e che andremo a incrementare nei prossimi mesi, per rendere ancora più competitivo il sistema produttivo del Lazio».
Valentina Picca Bianchi, presidente del Comitato Impresa Donna al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e presidente di Donne Imprenditrici FIPE, ha infine incoraggiato le donne del Lazio a fare impresa, richiedendo il contributo: «Sono entusiasta che anche la Regione Lazio si stia muovendo per rimuovere le barriere che impediscono oggi alle donne di perseguire i propri obiettivi e realizzare, quindi, il loro pieno potenziale. Solo grazie ad un impegno condiviso per l’uguaglianza e l’inclusione possiamo sperare di rafforzare il concetto d’imprenditoria femminile».
Come presentare domanda
Le imprese interessante potranno presentare domanda tramite la piattaforma GeCoWEB Plus di Lazio Innova, dalle ore 12:00 di martedì 23 aprile fino alle ore 17:00 di mercoledì 12 giugno 2024.
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