L’Industria 4.0 pianta i primi semi nell’agroalimentare. È stato infatti istituito il fondo per gli investimenti innovativi per le imprese agricole, che ha l’obiettivo di avviare la trasformazione digitale del settore agricolo.
Le agevolazioni sono previste per le spese sia di beni strumentali materiali, quali i macchinari, sia per beni immateriali, come software per la gestione automatica della trasformazione dei prodotti agricoli. Se ad esempio hai intenzione di implementare un innovativo software di gestione per le aziende agricole, questo è di certo il bando che fa per te.
Vediamo in cosa consiste il fondo per gli investimenti innovativi per le imprese agricole, quali sono gli importi e quali sono le modalità con cui bisogna presentare la domanda e quando sarà possibile fare la richiesta.
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Incentivi agricoltura 2022: i bandi
Il rinnovamento del comparto è fortemente voluto dall’Unione Europea in vista degli obiettivi previsti dal Green Deal per una produzione più efficiente da un punto di vista energetico e per una maggiore tracciabilità dei prodotti.
Alla fine del 2021 i ministri dell’agricoltura dei paesi membri hanno presentato i piani nazionali strategici relativi alla Common Agricultural Policy (CAP), in cui dovranno essere esplicitati i modi in cui gli Stati intendono raggiungere gli obiettivi UE mentre rispondono alle esigenze delle proprie comunità agricole e rurali.
Oltre al fondo per gli investimenti innovativi, un ottimo bando per giovani e donne in agricoltura è ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero, che è stata rifinanziata.
La nuova misura arriva a qualche mese di distanza dal bando ISMEA 2021 per l’imprenditoria giovanile in agricoltura.
Fondo investimenti innovativi per le imprese agricole
Il fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole è stato previsto dal bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 con una dotazione di 5 milioni di euro. Obiettivo del Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE), che l’ha istituito il 14 ottobre 2021, è quello di favorire l’acquisto di beni materiali strumentali nuovi o di beni immateriali da parte delle micro, piccole e medie imprese agricole innovative.
Il comparto agroalimentare italiano, al netto delle pur numerose eccellenze del settore, si caratterizza per la scarsa innovazione sul fronte dell’investimento in nuovi macchinari e modelli produttivi in grado di implementare una filiera corta sostenibile, creare reti di collaborazione e ridurre gli sprechi.
Nell’industria agricola sta tuttavia lentamente prendendo maggiore campo la nozione che nuove tecnologie come la blockchain e l’internet of things possano, in effetti, avviare una rivoluzione capace di rilanciare il settore in termini di sostenibilità e resilienza. È proprio per raggiungere questo scopo che è stato creato il fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole 2021.
Investimenti innovativi in agricoltura: requisiti
Il fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole prevede che possano partecipare le aziende attive nei settori di:
- produzione agricola primaria;
- trasformazione dei prodotti agricoli;
- commercializzazione dei prodotti agricoli.
Possono quindi beneficiare delle agevolazioni previste dal fondo tutte quelle imprese che si occupano sia della produzione della materia prima, sia della sua lavorazione, sia della vendita.
Ulteriori condizioni sono che le aziende partecipanti siano regolarmente iscritte nel registro delle imprese agricole della camera di commercio territorialmente competente e che abbiano sede legale o un’unità locale sul territorio nazionale. Non devono, inoltre, risultare come imprese in difficoltà e non rientrare fra quelle imprese che hanno ricevuto e non rimborsato aiuti risultati in seguito illegittimi o incompatibili dalla Commissione Europea.
Sono escluse le grandi aziende agricole, dato che i benefici sono esplicitamente previsti soltanto per imprese di micro, piccola e media dimensione. Si può usufruire dell’agevolazione soltanto nel caso in cui i legali rappresentanti o gli amministratori dell’azienda non abbiano sentenze di condanna definitiva.
Le modalità e i termini di presentazione delle domande, si legge nel decreto del ministro, saranno definiti con un successivo provvedimento ministeriale.
Questo è tutto quanto è stato comunicato circa requisiti e data di presentazione della domanda del fondo per gli investimenti innovativi agricoli. Aggiorneremo questo articolo sui finanziamenti per aziende agricole innovative non appena verranno resi noti ulteriori dettagli. Veniamo ora alle spese ammissibili.
Le spese ammissibili
Le agevolazioni sono riconosciute dal MISE entro un limite massimo di 20.000 euro per una copertura delle spese fino al 40%. Gli investimenti innovativi in agricoltura riguardanti l’acquisizione di beni materiali o immateriali, per rientrare nell’agevolazione, devono avere determinate caratteristiche, pena la revoca delle agevolazioni:
- le spese devono essere sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
- l’investimento deve essere inerente alla produzione, trasformazione o commercializzazione di prodotti agricoli;
- l’investimento deve essere ultimato entro 12 mesi dalla data del provvedimento della concessione;
- l’investimento deve essere mantenuto per almeno 3 anni dalla data di erogazione del saldo del contributo;
- non sono ammesse spese relative all’acquisto di beni strumentali usati;
- non possono essere presenti titoli di spesa inferiori a 500 euro e, in totale, le spese ammissibili non possono essere di importo inferiore a 5.000 euro.
Per quanto riguarda le spese relative ai beni materiali, insomma, sono ammissibili soltanto quelle relative a beni nuovi di fabbrica, acquistati da terzi che non abbiano relazioni con l’acquirente e a normali condizioni di mercato. I nuovi macchinari devono essere utilizzati in esclusiva presso la sede legale o l’unità agevolata.
Le agevolazioni saranno concesse per un massimo di 20.000 euro in forma di contributo a fondo perduto, nella misura del 30% delle spese ammissibili, oppure del 40% nel caso di spese riferite all’acquisto di beni compresi negli allegati A o B della legge 232/2016.
Fondo agricoltura: cosa si può acquistare
Il fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole prevede l’acquisto di beni strumentali materiali (macchinari) e immateriali (software) per l’ammodernamento della produzione. La lista dei beni acquistabili è piuttosto lunga. Possiamo riassumere alcune caratteristiche che tutte le macchine acquistate devono possedere:
- controllo per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable Logic Controller); interconnessione a sistemi informatici di fabbrica;
- integrazione automatizzata con il sistema logistico o con le altre macchine del ciclo produttivo;
- human-computer interface semplice e intuitiva;
- rispondenza ai più recenti standard di sicurezza, salute e igiene sul lavoro.
Oltre all’acquisto di macchine per la realizzazione, trasformazione, imballaggio e commercializzazione di prodotti agricoli, sono ammessi beni funzionali all’interconnessione e al controllo automatico dei processi e sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità.
Il fondo per gli investimenti innovativi in agricoltura 2021 permettere inoltre l’acquisto di dispositivi per l’interazione uomo-macchina e il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza sul posto di lavoro. Questi ultimi comprendono anche dispositivi wearable e banchi o postazioni di lavoro che si adattano automaticamente alle caratteristiche fisiche degli operatori.
È consigliabile accompagnare l’acquisizione di macchinari agricoli innovativi con l’impiego di software capaci di potenziare il grado di connessione ed efficienza. Il fondo prevede anche l’acquisto di software e applicazioni di realtà virtuale utili alla simulazione di componenti, interventi che consentono di studiare in maniera realistica le operazioni.
Non è escluso, infine, l’impiego di blockchain, innovazione in ascesa anche nel settore agroalimentare per via della sua capacità di rendere la filiera tracciabile e il commercio più inclusivo.
Incentivi agricoltura 2022: presentare la domanda
Il MISE ha fatto sapere che i termini di presentazione delle domande saranno definiti attraverso un successivo provvedimento del direttore generale per gli incentivi alle imprese che verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e sul sito del Ministero. Nel medesimo provvedimento saranno inserite ulteriori specificazioni a proposito delle spese ammissibili. Le domande di agevolazione, corredate di dichiarazione sostitutiva di atto notorio circa il possesso dei requisiti e l’importo del contributo richiesto, dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica.
Per presentare la domanda per il finanziamento l’azienda agricola deve aver già comunicato il proprio indirizzo di posta elettronica al Registro delle imprese e disporre della firma digitale del legale rappresentante o di un suo delegato.
L’assegnazione verrà effettuata con procedura valutativa a sportello. Le risorse, cioè, sono erogate fino all’esaurimento dei fondi a quei progetti che sono stati valutati in maniera positiva in base all’ordine cronologico di presentazione.
Quando il MISE renderà nota la data in cui sarà possibile presentare la domanda, ci preoccuperemo di aggiornarvi tempestivamente.
Consulenza su fondo perduto per imprese agricole
La mission di sfamare 9 miliardi di persone entro il 2050 in maniera salutare e sostenibile è una delle maggiori sfide del futuro. Dagli anni ‘90 in poi, i finanziamenti innovativi nel settore agricolo sono stati notevolmente ridotti, concentrandosi soprattutto sulla ricerca di soluzioni tecnologiche top-down.
In un documento recente, l’Institute for European Environmental Policy ha sottolineato come il maggior coinvolgimento degli agricoltori nella ricerca programmatica è il metodo migliore per trovare e diffondere le soluzioni innovative.
Questo è vero, a maggior ragione, con l’implementazione di tecnologie di deep learning e industrial internet of things volte alla raccolta, all’elaborazione e alla condivisione di enormi pacchetti di dati.
La partecipazione attiva di coltivatori, allevatori e di tutti gli altri operatori della filiera agricola genera risultati migliori e a prova di futuro, nonché positivi impatti economici. Per quanto riguarda la sola R&I (research and innovation), ad esempio, secondo le stime della Commissione Europea riferite a Horizon Europe, il ROI (return of investment) di ogni euro investito ammonta a 10-11 euro di ricavi nel PIL nazionale.
Tempo e soldi investiti nell’agricoltura portano quindi benefici non solo alla società, ma anche alle aziende stesse. Investimenti nell’ammodernamento delle risorse e dei macchinari generano ritorni economici, in particolare grazie alla preservazione dei raccolti e dell’integrazione di agritech in grado di innovare sistemi di produzione tradizionali.
Il futuro per una filiera agroalimentare efficiente, salutare e sostenibile è già tracciato. Torna spesso sul nostro JOurnal per rimanere aggiornato sull’apertura delle domande relative al fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole e su altri bandi di finanza agevolata.
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