Gestisci un’impresa turistica, un albergo, un B&B o una struttura extra-alberghiera? Non perderti tutti i bandi turismo Italia. Qui trovi opportunità di rilievo, mirate a rilanciare il comparto in alcune regioni. Continua a scorrere.
Indice dei contenuti
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Sicilia turismo
Aiuti alle imprese turistiche
“Aiuti alle imprese turistiche” è un incentivo promosso dal Dipartimento del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana, con decreto 4613/2024.
La misura ha una dotazione finanziaria di 135 milioni di euro ed è rivolta alle strutture alberghiere ed extra alberghiere.
Cosa finanza Aiuti alle imprese turistiche
Aiuti alle imprese turistiche finanzia le seguenti tipologie d’intervento:
- ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture esistenti;
- realizzazione di nuove strutture;
- recupero fisico e funzionale di immobili o strutture turistico-alberghiere o extra alberghiere iniziate e mai ultimate.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili riguardano:
- consulenze specialistiche e studi di fattibilità economico-finanziaria;
- oneri di progettazione, direzione lavori, collaudi e verifiche nella misura massima del 4%;
- acquisto di suolo aziendale, fabbricati o immobili già precedentemente adibiti ad attività turistico-alberghiere o extra alberghiere;
- demolizioni e ricostruzioni, opere di manutenzione straordinaria e/o consolidamento;
- programmi informatici nel limite del 20%;
- acquisto di macchinari, impianti, arredi, attrezzature varie e nuove di fabbrica.
Come funziona Aiuti alle imprese turistiche
L’aiuto è cumulabile con altri finanziamenti pubblici regionali, nazionali o comunitari. Se il contributo richiesto è compreso tra 50 mila e 300 mila euro, l’intensità massima, in regime de minimis, sarà l’80% della spesa ammissibile.
Se invece il contributo richiesto è a fondo perduto l’intensità massima sarà:
- fino al 60% delle spese ammissibili per le micro e piccole imprese (MPI);
- fino al 50% delle spese ammissibili per le medie imprese;
- fino al 40% delle spese ammissibili per le grandi imprese.
Si potrà presentare un’unica domanda, riferita a una sola unità produttiva. Riguardo alle modalità e ai termini di presentazione della domanda, ti consigliamo di contattarci.
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Calabria turismo
Per il sostegno all’accoglienza turistica di qualità
“Per il sostegno all’accoglienza turistica di qualità” è un avviso pubblico del Dipartimento Turismo, Marketing territoriale, Trasporto pubblico locale e Mobilità sostenibile della Regione Calabria.
Il contributo a fondo perduto è destinato a micro, piccole e medie imprese (MPMI).
La dotazione finanziaria complessiva è di 50 milioni di euro, articolata in 2 linee:
- linea 1: 40 milioni di euro destinati a finanziare strutture ricettive alberghiere;
- linea 2: 10 milioni di euro destinati a finanziare strutture ricettive extra-alberghiere.
Cosa finanzia Per il sostegno all’accoglienza turistica di qualità
L’avviso Per il sostegno all’accoglienza turistica di qualità si prefigge l’obiettivo di migliorare l’attrattività del sistema turistico calabrese. Come? Finanziando interventi che vadano ad elevare gli standard qualitativi dell’attuale offerta, nell’ottica di una maggior sostenibilità ambientale.
La linea 1 ha come obiettivo quello di riqualificare, ammodernare, ampliare, ristrutturare o realizzare strutture ricettive alberghiere con una classificazione non inferiore a 3 stelle.
La linea 2 intende riqualificare, ampliare, ammodernare, ristrutturare o realizzare strutture ricettive extra-alberghiere in grado di ottenere una classificazione non inferiore a 3 stelle.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili dell’avviso Per il sostegno all’accoglienza turistica di qualità sono:
- acquisto del suolo e sue sistemazioni nel limite del 10% dell’importo per investimenti produttivi;
- opere murarie e assimilabili (come l’acquisto dell’immobile), quelle impiantistiche (idriche, fognarie, sanitarie, elettriche, riscaldamento, condizionamento, infissi e serramenti, fibra ottica e, in ogni caso, qualunque tipologia di bene/servizio che per la sua installazione richieda la realizzazione, nel limite del 70%, di opere murarie correlate);
- arredi, macchinari, impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e attrezzature nuove di fabbrica;
- brevetti, licenze e know-how.
Il costo totale ammissibile dell’intervento da presentare sarà compreso tra:
- minimo 250 mila e massimo 10 milioni di euro per gli investimenti destinati alle strutture ricettive alberghiere;
- minimo 50 mila euro e massimo 250 mila euro per gli investimenti destinati alle strutture ricettive extra-alberghiere.
Come funziona Per il sostegno all’accoglienza turistica di qualità
Gli aiuti, in applicazione del Reg. UE n. 651/2024 (GBER), sono concedibili sotto forma di contributi a fondo perduto o agevolazioni in conto capitale, con le seguenti intensità:
- 60% per micro e piccole imprese;
- 50% per medie imprese.
La domanda avrà una procedura valutativa a sportello. L’esito sarà pubblicato online sia sul sito dell’ente gestore Fincalabra S.p.A. che sul portale Calabria Europa.
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Umbria turismo
Investimenti nelle imprese ricettive
La Regione Umbria ha attivato il bando “Investimenti nelle imprese ricettive”, a valere sul PR-FESR 2021-2027, azione 1.3.4. Gli interventi mirano a migliorare la ricettività dei servizi offerti.
Potranno accedere all’incentivo:
- Piccole e medie imprese iscritte alla Camera di Commercio del territorio competente, attive alla data di presentazione della domanda e titolari di strutture ricettive ubicate in Umbria.
- Piccole e medie imprese iscritte alla Camera di Commercio del territorio competente, attive alla data di presentazione della domanda e che intendano realizzare strutture ricettive rientranti fra le tipologie citate nel bando.
La dotazione finanziaria complessiva è di 17 milioni e 500 mila euro.
Cosa finanzia Investimenti nelle imprese ricettive
L’obiettivo è la nascita e lo sviluppo di imprese a vocazione turistica sull’intero territorio regionale. Gli interventi mirano a rendere l’offerta turistica regionale più omogenea e competitiva.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili riguardano:
- opere edili, murarie e impiantistiche;
- macchinari, attrezzature, impianti, finiture e arredi;
- hardware, software e relative licenze d’uso, cloud computing, siti web multilingua, e-commerce e piattaforme B2C;
- spese tecniche relative alla realizzazione del progetto.
L’importo minimo delle spese ammissibili è pari a 150 mila euro, mentre il contributo massimo concedibile è pari a 1 milione di euro, anche a fronte di un progetto d’investimento di importo maggiore.
Come funziona Investimenti nelle imprese ricettive
L’agevolazione in conto capitale o, per meglio dire, a fondo perduto è concessa secondo le seguenti modalità:
- in regime de minimis fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile e comunque nei limiti fissati per l’impresa unica;
- a favore delle PMI calcolato nel seguente modo:
- 20% in riferimento all’ammontare delle spese ammissibili nel caso di piccole imprese;
- 10% in riferimento all’ammontare delle spese ammissibili nel caso delle medie imprese.
Il contributo massimo concedibile per ciascun progetto è comunque non superiore a 1 milione di euro. Il progetto dovrà comunque essere realizzato entro 18 mesi dalla data di approvazione da parte di Sviluppumbria S.p.A. Potrà essere concessa una sola proroga per un periodo massimo di 6 mesi.
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Veneto turismo
Rigenerazione delle imprese del comparto turistico-ricettivo
La Regione del Veneto ha presentato il bando “Rigenerazione delle imprese del comparto turistico-ricettivo”, a valere sul PR FESR 2021-2027, Azione 1.3.8.
Cosa finanzia Rigenerazione delle imprese del comparto turistico-ricettivo
Il bando prevede investimenti per:
- la sostenibilità ambientale;
- la transizione digitale;
- l’accessibilità;
- il miglioramento dell’offerta turistica.
Sono ammesse micro, piccole e medie imprese (MPMI) iscritte al Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura del territorio competente ubicate nei territori del Veneto.
La dotazione finanziaria complessiva è di 14 milioni, con una riserva di 6 milioni per imprese dei Comuni delle aree interne del Veneto individuate dalla Strategia Nazionale Aree Interne.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili sono:
- opere edili e/o opere impiantistiche;
- progettazione e gestione degli interventi a carattere edile, incluso il coordinamento della sicurezza;
- consulenze finalizzate all’ottenimento delle certificazioni di qualità, sicurezza, ambientali o energetiche;
- acquisto di attrezzature, hardware, macchinari e arredi funzionali al progetto;
- acquisto di veicoli nuovi ad emissioni zero per il trasporto di persone con disabilità;
- acquisizione di licenze e servizi informatici, inclusi i servizi in cloud;
- spese generali, calcolate con un tasso forfettario del 5% della somma dei costi.
Come funziona Rigenerazione delle imprese del comparto turistico-ricettivo
La spesa ammessa in regime de minimis è compresa tra 50 mila e 400 mila euro con un’intensità di aiuto pari al 50%. Per le micro e piccole imprese è compresa tra 100 mila e 1 milione di euro, con un’intensità d’aiuto del 20%; mentre tra 100 mila e 2 milioni di euro è pari al 10%.
Il contributo massimo concedibile è di 400 mila euro per le imprese in regime de minimis, 200 mila per le MPMI e 200 mila per le medie imprese.
La domanda dovrà essere compilata e presentata esclusivamente per via telematica, attraverso il Sistema Informativo Unificato per la Programmazione Unitaria (SIU) della Regione del Veneto.
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